giovedì 22 luglio 2010

Piango

Durante la vita viene detto più volte ad una persona di vedere il bicchiere mezzo pieno piuttosto che mezzo vuoto. Questa cosa ogni volta la vivo come se mi dovessi mettere a confronto con il mio interlocutore, tra noi vince solo chi il bicchiere lo vede mezzo pieno.
Io ho imparato una cosa dalle mie esperienze passate: il bicchiere può essere sia mezzo pieno che mezzo vuoto, tutto dipende dalla situazione.
Sto affrontando un periodo molto molto difficile e proprio l'abbondanza di acqua in quel bicchiere non la vedo. E poi perché sempre costringersi o fingere che tutto vada bene?!?!
Dopo 1 anno e mezzo di convivenza ho lasciato il mio compagno e sono tornata a casa mia. L'avevo scelto come mio compagno di vita, avevamo detto di non lasciarci mai...
Nonostante la consapevolezza e la forte spinta interiore la strada che ho scelto mi porta dolore.
Quando si ama un uomo; quando si pensa che sia l'uomo della propria vita; quando con questo uomo si fanno piani e progetti; quando con questo uomo ci si sente completi e ci si sente parte di esso; quando con tanti sogni comuni si arriva a sera e ci si stende sul letto, l'uno di fonte all'altro, ed insieme si continua parlare ed a sognare; quando dopo il bacio del saluto del mattino, che ci separa per svolgere le mansioni personali, si sente il bisogno di averne un altro e poi un altro ed un altro ancora...; quando si cercano, tutti in sequenza, i nomi dei futuri figli; quando si entra in tale intimità da non avvertire più vergogne o timidezze; quando ci si diverte a gironzolare come dei ragazzini con la bicilcetta per la città o a sbaciucchiarsi al cinema all'aperto; quando la foto più pazza e singolare è la nostra; quando si sente che a vicenda ci si compensa....
quando si sente che l'amore c'è... non è facile dire addio ed andarsene.
Nonostante tutte le consapevolezze, nonostante le convinzioni e gli obbiettivi
il cuore fa male! Fa molto male!
Non so se sono vittima di troppa consapevolezza. A volte vorrei tornare indietro per non sapere alcuni fatti dell'uomo, in modo di vivere lasciandomi andare ai sentimenti senza fare troppo domande e ricercare troppe risposte.
La vita che oggi vivo è l'unica che ad oggi conosco e riconosco come valida.
Ma fa male! Fa molto male!
Ho lasciato un uomo meraviglioso ed io donna meravigliosa ne soffro. Lui non sa di essere tale, e tale non riesce pienamente a far sentire me. Ed io che so, non riesco a vivere così...
ma io che ho lasciato vivo ora con una ferita
tanto grande che fa male!
Detesto tutte quelle madri che non amano i loro figli, o che li amano morbosamente. Che non fanno crescere i loro figli per essere uomini valorosi e che a causa di questo distruggono noi donne ed i nostri cuori.
E' difficile dire addio ai propri sogni, ai propri desideri, ai passi fatti...
Da molta sofferenza sapere che tutto poteva essere splendido... ed a tutto girare le spalle e cambiare direzione.
La consapevolezza fa male, molto male!

mercoledì 14 luglio 2010

Jazz




Lunedì sera sono andata al concerto di Mario Biondi a Milano, faceva parte del festival jazz milanese.

E' stata una serata splendida!!! Adoro il jazz, i suoi ritmi, i suoi spazi, gli assoli... mi fa sognare.


Il jazz l'ho scoperto nei telefilm dei Robinson (anni '80), ricordate papà Cliff ed il suo spassionato amore per i vinili? Ero bimba quando guardavo quelle puntate ed ascoltavo per le prime volte quella musica.

Noncurante di questi ritmi durante tutta la mia adolescenza (devo proprio dire che non ho mai avuto una cultura musicale) mi sono trovata poco più che ventenne ad un concerto jazz in cui un amico suonava la chitarra. Chiesi subito a questo di poter avere dei cd per approfondire la mia conoscenza e scoprire il genere.

Amore a prima nota!

Ho stressato mia madre e mio padre mettendo il repeat alle tracce che preferivo, e negli anni a venire i miei vicini di casa.

E' troppo armonioso, energico, sentimentale, profondo...
per non apprezzarlo....


Al concerto di Mario Biondi mi sono goduta non solo la voce del protagonista, ma anche le note di tutti i musicisti.




C'è stata poi la scoperta: Giovanni Baglioni.


L'avevo già apprezzatamente sentito suonare, ma non mi ero resa conto di quanto trasporto vi fosse nelle sue note che mi hanno completamente RAPITA.......




Lascio il link del video che ho trovato di Get Up (qui)






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